Revelation 2:4-3:22

Italian(i) 4 Ma io ho contro a te questo: che tu hai lasciata la tua primiera carità. 5 Ricordati adunque onde tu sei scaduto, e ravvediti, e fa’ le primiere opere; se no, tosto verrò a te, e rimoverò il tuo candelliere dal suo luogo, se tu non ti ravvedi. 6 Ma tu hai questo: che tu odii le opere dei Nicolaiti, le quali odio io ancora. 7 Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: A chi vince io darò a mangiare dell’albero della vita, che è in mezzo del paradiso dell’Iddio mio. 8 E ALL’ANGELO della chiesa di Smirna scrivi: Queste cose dice il primo, e l’ultimo; il quale è stato morto, ed è tornato in vita: 9 Io conosco le tue opere, e la tua afflizione, e la tua povertà ma pur tu sei ricco; e la bestemmia di coloro che si dicono esser Giudei, e nol sono; anzi sono una sinagoga di Satana. 10 Non temer nulla delle cose che tu soffrirai; ecco, egli avverrà che il Diavolo caccerà alcuni di voi in prigione, acciocchè siate provati; e voi avrete tribolazione di dieci giorni; sii fedele infino alla morte, ed io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: Chi vince non sarà punto offeso dalla morte seconda. 12 E ALL’ANGELO della chiesa di Pergamo scrivi: Queste cose dice colui che ha la spada a due tagli, acuta: 13 Io conosco le tue opere, e dove tu abiti, cioè là dove è il seggio di Satana; e pur tu ritieni il mio nome, e non hai rinnegata la mia fede, a’ dì che fu ucciso il mio fedel testimonio Antipa fra voi, là dove abita Satana. 14 Ma io ho alcune poche cose contro a te, cioè: che tu hai quivi di quelli che tengono la dottrina di Balaam, il quale insegnò a Balac di porre intoppo davanti a’ figliuoli d’Israele, acciocchè mangiassero delle cose sacrificate agl’idoli, e fornicassero. 15 Così hai ancora tu di quelli che tengono la dottrina de’ Nicolaiti; il che io odio. 16 Ravvediti; se no, tosto verrò a te, e combatterò con loro con la spada della mia bocca. 17 Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: A chi vince io darò a mangiar della manna nascosta, e gli darò un calcolo bianco, e in su quel calcolo un nuovo nome scritto, il qual niuno conosce, se non colui che lo riceve. 18 E ALL’ANGELO della chiesa di Tiatiri scrivi: Queste cose dice il Figliuol di Dio, il quale ha gli occhi come fiamma di fuoco, e i cui piedi sono simili a calcolibano: 19 Io conosco le tue opere, e la tua carità, e la tua fede, e il tuo ministerio, e la tua sofferenza; e che le tue opere ultime sopravanzano le primiere. 20 Ma ho contro a te alcune poche cose, cioè: che tu lasci che la donna Iezabel, la quale si dice esser profetessa, insegni, e seduca i miei servitori, per fornicare, e mangiar de’ sacrificii degl’idoli. 21 Ed io le ho dato tempo da ravvedersi della sua fornicazione; ma ella non si è ravveduta. 22 Ecco, io la fo cadere in letto; e quelli che adulterano con lei, in gran tribolazione, se non si ravveggono delle opere loro. 23 E farò morir di morte i figliuoli di essa; e tutte le chiese conosceranno che io son quello che investigo le reni, ed i cuori, e renderò a ciascun di voi secondo le vostre opere. 24 Ma a voi altri che siete in Tiatiri, che non avete questa dottrina, e non avete conosciute le profondità di Satana, come coloro parlano, io dico: Io non metterò sopra voi altro carico. 25 Tuttavolta, ciò che voi avete, ritenetelo finchè io venga. 26 Ed a chi vince, e guarda fino al fine le opere mie, io darò podestà sopra le nazioni; 27 ed egli le reggerà con una verga di ferro, e saranno tritate come i vasi di terra; siccome io ancora ho ricevuto dal Padre mio. 28 E gli darò la stella mattutina. 29 Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 3 1 E ALL’ANGELO della chiesa di Sardi scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio, e le sette stelle: Io conosco le tue opere; che tu hai nome di vivere, e pur sei morto. 2 Sii vigilante, e rafferma il rimanente che sta per morire; poichè io non ho trovate le opere tue compiute nel cospetto dell’Iddio mio. 3 Ricordati adunque quanto hai ricevuto ed udito; e serbalo, e ravvediti. Che se tu non vegli, io verrò sopra te, a guisa di ladro, e tu non saprai a qual’ora io verrò sopra te. 4 Ma pur hai alcune poche persone in Sardi, che non hanno contaminate le lor vesti; e quelli cammineranno meco in vesti bianche, perciocchè ne son degni. 5 Chi vince sarà vestito di veste bianca, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita; anzi confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio, e nel cospetto de’ suoi angeli. 6 Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 7 E ALL’ANGELO della chiesa di Filadelfia scrivi: Queste cose dice il santo, il verace, colui che ha la chiave di Davide; il quale apre, e niuno chiude; il qual chiude, e niuno apre: 8 Io conosco le tue opere; ecco, io ti ho posto la porta aperta davanti, la qual niuno può chiudere; perciocchè tu hai un poco di forza, ed hai guardata la mia parola, e non hai rinnegato il mio nome. 9 Ecco, io riduco quei della sinagoga di Satana, che si dicono esser Giudei, e nol sono, anzi mentono, in tale stato, che farò che verranno, e s’inchineranno davanti a’ tuoi piedi, e conosceranno che io t’ho amato. 10 Perciocchè tu hai guardata la parola della mia pazienza, io altresì ti guarderò dall’ora della tentazione che verrà sopra tutto il mondo, per far prova di coloro che abitano sopra la terra. 11 Ecco, io vengo in breve; ritieni ciò che tu hai, acciocchè niuno ti tolga la tua corona. 12 Chi vince io lo farò una colonna nel tempio dell’Iddio mio, ed egli non uscirà mai più fuori; e scriverò sopra lui il nome dell’Iddio mio, e il nome della città dell’Iddio mio, della nuova Gerusalemme, la quale scende dal cielo, d’appresso all’Iddio mio, e il mio nuovo nome. 13 Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 14 E ALL’ANGELO della chiesa di Laodicea scrivi: Queste cose dice l’Amen, il fedel testimonio, e verace; il principio della creazione di Dio: 15 Io conosco le tue opere; che tu non sei nè freddo, nè fervente; oh fossi tu pur freddo, o fervente! 16 Così, perciocchè tu sei tiepido, e non sei nè freddo, nè fervente, io ti vomiterò fuor della mia bocca. 17 Perciocchè tu dici: Io son ricco, e sono arricchito, e non ho bisogno di nulla; e non sai che tu sei quel calamitoso, e miserabile, e povero, e cieco, e nudo. 18 Io ti consiglio di comperar da me dell’oro affinato col fuoco, acciocchè tu arricchisca; e de’ vestimenti bianchi, acciocchè tu sii vestito, e non apparisca la vergogna della tua nudità; e d’ungere con un collirio gli occhi tuoi, acciocchè tu vegga. 19 Io riprendo, e castigo tutti quelli che io amo; abbi adunque zelo, e ravvediti. 20 Ecco, io sto alla porta, e picchio; se alcuno ode la mia voce, ed apre la porta, io entrerò a lui, e cenerò con lui, ed egli meco. 21 A chi vince io donerò di seder meco nel trono mio; siccome io ancora ho vinto, e mi son posto a sedere col Padre mio nel suo trono. 22 Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.